INCONTRARE LO SGUARDO DI VERONICA YOKO PLEBANI
Veronica è entrata sorridendo, con la divisa della nazionale e la sua medaglia al collo, serena e spontanea, come sempre sa essere. Ci ha guardato un po’ stupita, forse non si aspettava il caloroso applauso con cui la Giunta e i Consiglieri Comunali l’hanno accolta.
Eppure quella medaglia è un terzo posto alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, il meraviglioso risultato di una fatica immensa come il triathlon, il primo podio dei suoi dieci anni di cuore e nervi e vita dedicati allo sport.
Ma lei quella medaglia la porta al collo come se fosse la cosa più naturale del mondo. Sorride un po’ imbarazzata e racconta di quella sua gara incredibile, che ci ha tenuti tutti incollati al video.
Ha cominciato nuotando fortissimo, poi la grande fatica in bicicletta, infine la corsa. Quando ha capito di essere sul podio, correre è stato come volare con una bandiera tricolore al posto delle ali.
E ad ascoltarla, una simile impresa sembra davvero la cosa più facile del mondo. Perché Veronica è convinta che tutto si può fare, basta volerlo e saperne reggere la fatica, senza badare agli ostacoli, senza accettare limiti, senza scoraggiarsi mai.
Ed è questo che ci ha più colpiti, la naturalezza di chi sa che con l’impegno duro si arriva ovunque, nonostante tutto. E che i limiti spesso stanno solo nella nostra mente.Questo, più di tutto, ci insegna Veronica.
Perché lei ha una forza interiore travolgente, che ti arriva diretta dentro, anche semplicemente guardandola negli occhi. Se si inciampa nel suo sguardo si avverte distintamente la vertigine. E non è solo per quello che Veronica ha fatto: è soprattutto per quello che Veronica è.
Una donna in apparenza fragile, che ha dentro una forza indicibile. Una donna che è stata capace di trasformare una situazione drammatica, come la meningite fulminante che l’ha colpita a quindici anni, in un’occasione per superare qualunque limite, al punto di riuscire a vivere esperienze incredibili.
E in quest’ultima sua avventura giapponese ci ha trascinato tutti con sé, perché con lei è tutta Palazzolo che ha sofferto, sperato e finalmente gioito.
Per questo la ringraziamo, perché Veronica ci ha fatto vivere il suo sogno e ci ha portati tutti sul podio di Tokyo 2020. Grazie di cuore, Veronica!
Redazione di continuiamoinsieme.it